mercoledì 22 maggio 2013

L’Osteopata non è la morfina!


I pazienti arrivano dall'osteopata per un dolore che non passa e vogliono che, una volta usciti dallo studio, il dolore non ci sia più.. MA L’OSTEOPATA NON E’ LA MORFINA!


Il dolore è un sintomo, un campanello d’allarme per l’osteopata: indica che c’è un problema che non fa sì che il sistema funzioni nel modo giusto. Il suo compito quindi non è quello di eliminare il dolore, ma quello di trovare la causa e di dare dei segnali al corpo del paziente al fine di avere un feedback e un auto guarigione del sistema.

Quindi è normale che ciò accada, perché il corpo deve avere il tempo di auto guarirsi e ciò non avviene in due secondi.

Non è un concetto semplice da capire, perché uno pensa che, dopo aver pagato e “sprecato” 40 minuti del suo tempo, almeno il dolore se ne sia andato, ma non deve essere così. Deve cambiare la mentalità e bisogna capire cosa fa davvero l’osteopata e che i risultati non sono immediati. Perché poi c’è il rischio che il paziente non torni più, poiché non ha avuto dei risultati istantanei.

E questo succede in tutte le discipline: non sempre una volta che si va a fare una visita il dolore passa in un attimo. Succede a volte, come non succede, è una cosa normale. Questo dipende dal paziente, dalla causa del dolore, da un’eventuale patologia e da altri mille fattori. Ogni corpo funziona a suo modo e, a suo modo, reagisce ai segnali che l’Osteopata gli dà.

Lisa.

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